Grazie al progresso normativo non basta più ne avere un oliveto, ne avere un frantoio per vendere l’olio, ma bisogna avere un punto vendita. Inoltre, tale olio, deve essere imbottigliato in confezioni non più grandi di 5litri ed opportunamente etichettato.
A tal proposito, la Famiglia Mazzarrini, ha deciso di fare due cose.
La prima è stata quella di confezionarsi l’olio da sola, organizzando due proprie linee d’imbottigliamento, una per il vetro e l’altra per le lattine, che possano essere utilizzate anche per il conto terzi individuale, un po’ come per il Frantoio!
La seconda è stata quella di crearsi un proprio punto vendita, nel quale vendere, non solo il proprio olio, ma anche altri stuzzicanti prodotti alimentari tipici, quali: pasta, vino, pecorini, salumi, miele.
Tale punto vendita è da alcuni affezionati chiamato “spaccio aziendale”, noi, invece, lo abbiamo denominato “le Delizie del Buongustaio”. Però la maggio parte lo chiama semplicemente “bottega”.
Comunque sia il marchio ufficiale rimane quello del “Frantoio Mazzarrini”.
Nella Famiglia Mazzarrini l’olio extravergine d’oliva non è mai mancato. Questo l’ha portata a farne un uso sfrenato! Forse ciò, grazie sia alle antiche credenze che alla moderna ricerca scientifica, non è poi del tutto sbagliato. Sbagliato casomai è il rapporto fra utilità e quantità. Che cosa voglio dire con questo “rapporto”? Intendo dire che l’olio extravergine d’oliva è una spugna sia per gli odori che per i sapori. Inoltre conferisce esso stesso quel certo determinato sapore ed odore che solo lui può dare. Perché non è vero che l’olio è olio! Ogni zona, per non dire ogni proprietario ha un olio caratteristico. Ci può essere un olio simile, ma non ci sarà mai un olio uguale. Inoltre l’olio extravergine d’oliva è il migliore estrattore delle sostanze liposolubili fondamentali per la salute umana ed ha un’ottima resistenza alle alte temperature. Mi riferisco alle fritture! Di fatti l’olio extravergine d’oliva ha una resistenza al degrado termico, detto punto di fumo, che orbita strettamente attorno ai 220°C. Per di più, dopo la frittura, se lo si pulisce bene anche solo con un semplice colino, lo si può riutilizzare, per friggere la stessa cosa, fino a dieci volte. Queste caratteristiche sono dovute soprattutto dal fatto che l’olio extravergine d’oliva non è solo ed esclusivamente acido oleico, ma è, per natura sua propria, una ricca miscela si acidi grassi. Infine da non dimenticare la sua abbondanza di sostanze antiossidanti, che contribuiscono, non solo alla sua durabilità, ma anche e soprattutto al suo gusto. Difatti, esse conferiscono il caratteristico amaro, piccante ed astringente. Per cui, come potete vedere, c’è molta differenza dagli altri oli, i quali, pur essendo salutari devono essere utilizzati a crudo. Comunque sia è inderogabile una cosuccia ch’è scritta nell’etichette: “da conservare in luogo fresco ed asciutto, lontano da luce e fonti di calore”. Tutto il contrario di ciò che è una cucina! Comunque sia non c’è d’aver paura, perché, proprio per quanto detto prima, l’olio extravergine d’oliva ha una durata non inferiore ad un anno. Se si inizia a contare dal giorno di raccolta delle olive! Essa è inferiore se è inferiore la qualità dell’oliva e se congela in toto. Perché l’olio ghiacciato sta in fondo e finché i cristalli stanno sott’olio, l’olio non si altera. Si altera se ghiaccia tutto! Congelando tutto penetra aria fino in fondo. Poi quando si scongela le molecole di olio così traumatizzate si ossidano con una facilità incredibile, causando così un precoce irrancidimento. Alcuni potrebbero dire: “Non mi interessa. L’olio è un grasso, i grassi fanno male, per cui non consumo olio!”. Allora il burro? Lo strutto? Per cui, tornando a quanto accennato all’inizio, vengo ora a ribadire: tutte le tipologie di grasso sono grasso, però ognuna di queste ha delle proprietà benefiche, per non dire fondamentali, per la corretta fisiologia umana, basta stare attenti alle proporzioni!